• abruzzo01.jpg
  • abruzzo02.jpg
  • abruzzo03.jpg
  • abruzzo04.jpg
  • abruzzo05.jpg
  • abruzzo06.jpg

I ritrovamenti in grotte e rifugi risalgono all'età della pietra. Sepolcreti e preziose doti sepolcrali provengono invece dall'età del ferro e dalla cultura della zona, chiamata "Piceno". Tra i ritrovamenti più preziosi vi è la statua del re Nevio Pomuledeio, conosciuto come il Guerriero di Capestrano, conservata nel Museo Archeologico di Chieti. Il maggior numero di ritrovamenti proviene però dall'epoca dell'Antica Roma.

Teate Marrucinorum - Chieti, in diversi punti della città.
Come si arriva: autostrada A14, uscita di Pescara-Chieti.
Dell'antico insediamento di Teate, l'odierna Chieti, si sono conservate importanti testimonianze. Sulla Piazza Valignani si trova una cisterna coperta da una volta a crociera su pilastri, con pianta quadrata. Significativo è anche il complesso di templi nelle vicinanze del Corso Marrucino, consistente in tre costruzioni, alle quali si accede attraverso una scala comune sul lato della facciata. Il complesso risale alla seconda metà del primo secolo dopo Cristo ed è stato costruito da M. Vettio Marcello, il procuratore di Nerone. Da menzionare è anche il teatro, dello stesso periodo dei templi, con un diametro di 84 metri ed il complesso termale, formato da una cisterna con pavimenti a mosaico.

Juvanum - Montenerodomo (CH).
Come si arriva: autostrada A14, uscita di Val di Sangro, dopodiché attraverso la SS652 fino a Fallo, poi attraverso strade locali.
Nelle vicinanze del Municipio di Montenerodomo, i monaci cistercensi costruirono sulle rovine di Juvanum la chiesa di pellegrinaggio Santa Maria di Palazzo. In questa zona sono stati ritrovati due templi. Al pendio orientale del colle dell'acropoli si trovava l'uditorio di un teatro, dal quale si possono osservare l'orchestra e le 8 scalinate. Il foro è delimitato da una basilica decorata con colonne.

Interamnia Praetutiorum - Teramo, in diversi punti della città.
Come si arriva: autostrada A14, uscita di Teramo, dopodiché attraverso la SS80.
Teramo si erige su un'altura tra la confluenza di due fiumi, il Tordino ed il Vezzola; nell'antichità fu chiamata "Interamina", che significa "tra i due fiumi"; l'altra parte del nome, "Praetutiorum", ricorda il popolo degli Pretoriani, i primi abitanti della città. Dall'antico insediamento sono conservati: il teatro da un diametro di 78 m. ed un'uditorio di 3000 posti, l'anfiteatro ed un'abitazione, "Casa Savini", più conosciuta come "Domus del Leone", nella quale si trova un mosaico raffigurante un leone in lotta con un serpente.

Corfinium - Corfinio (AQ), nella località e nel quartiere Varranice.
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Sulmona, dopodiché su SS17 e SS5.
Nella valle di Peligna si trova la località di Corfinio, costruita sull'antico Corfinium, capoluogo della Liga Italica durante la guerra contro Roma (Guerra Sociale, 90 a.C.). Testimonianze della città romana sono le rovine di due monumenti sepolcrali e resti di mura antiche, che oggi sono integrate nel quartiere.

Alba Fucens - Massa d'Albe (AQ), nei dintorni della località.
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Avezzano, dopodiché su strade locali.
Gli scavi di Alba Fucens, nelle vicinanze di Massa d'Albe nella Provincia di L'Aquila, sono tra i più importanti e meglio conservati dell'intera Regione. Al sito archeologico si accede attraverso la torre Fellonica. Qui si trova la basilica dei templi di Sillas e la Via dei Pilastri, lungo la quale sono disposte numerose botteghe antiche. Tra l'altro un Thermopolium (vendita di bibite), con bancone.

Peltuinum - Prata d'Ansidonia (AQ).
Come si arriva: autostrada A24, uscita di L'Aquila, dopodiché sulla SS17 e strade locali.
In provincia di L'Aquila si trovano anche gli antichi scavi di Peltuinum. La città fu distrutta da un terremoto nel 346 d.C. Si sono conservati numerosi tratti delle mura cittadine; alla sinistra delle mura si trova il teatro dell'epoca di Augusto ed accanto una zona sacra, consistente in un tempio corinzio, circondato da un largo portico a pianta quadrata.

Amiternum - San Vittorino (AQ).
Come si arriva: autostrada A24, uscita di L'Aquila, dopodiché lungo la SS80.
Imponenti sono le rovine del teatro, una costruzione reticolare dai tempi di Augusto che offriva posto ad almeno 2000 spettatori; sull'altro lato del fiume Aterno si innalzano le rovine dell'anfiteatro che si divide in due arcate, e di una costruzione pubblica dei tempi degli imperatori con pavimenti a mosaico e pareti decorate con affreschi.

Santuario di Ercole Curino - Sulmona (AQ).
Come si arriva: autostrada A25 Pescara-Roma, uscita di Pratola Peligna.
Il santuario è il monumento più significativo di Sulmona; è situato sulle larghe terrazze artificiali ai piedi del Monte Morrone. Si pensò che fosse l'abitazione di Ovidio, originario di Sulmona. Due rampe di scale portano ad un terrazzo dove si sono conservati i resti di un santuario, decorati con affreschi e con raffinati pavimenti a mosaico. Attraverso una scala, si raggiunge l'estremità del tempio dove si trova un pozzo.

Le Paludi - Celano (AQ).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Celano; col treno (tratta L'Aquila - Sulmona) fino alla stazione di Celano.
Gli scavi iniziati nel 1985 hanno portato alla luce un insediamento preistorico con abitazioni lacustri risalenti al III e II secolo a.C. Sono stati ritrovati pali che sporgono dalla palude sui quali erano costruite delle capanne. La vita nel villaggio rispecchia le tappe che caratterizzano il passaggio tra l'età della pietra vecchia e nuova. L'utilizzo dell'aratro, trainato da animali, delle terrazze sui pendii delle colline e la produzione di ceramiche sono stati documentati.

Ed inoltre Pallanum a Tornareccio (CH) ed il Santuario Italico a Schiavi d'Abruzzo (CH).

Archeologia in Abruzzo

Archeologia in Abruzzo

Archeologia in Abruzzo

Archeologia in Abruzzo

Archeologia in Abruzzo

Archeologia in Abruzzo

I tesori dell'arte e dell'architettura abruzzese dispongono di grande fascino; distribuiti in tutta la regione Abruzzo, si possono ammirare opere di grande valore artistico. L'Aquila è una delle città d'arte più importanti, con le sue chiese, le torri e le piazze, ma estremamente interessanti sono anche Atri, Campli e Teramo, che si trovano sulle colline vicine alla costa; inoltre Penne, Loreto Aprutino, Città Sant'Angelo e più a Sud Chieti, Lanciano e Vasto. Nel cuore della Regione si trovano Guardiagrele, Popoli e Sulmona. Lungo la pianura del fiume sono da nominare Celano e Tagliacozzo, ed in montagna Scanno e Pescocostanzo. Numerosi sono i paesi di montagna con strutture medioevali ancora ben conservate: le località nella pianura di Navelli, della Valle d'Aterno, la Valle di Roveto e la Valle di Subequana. La bellezza ed unicità del paesaggio circostante aumenta ulteriormente la magia e la grandiosità delle più importanti chiese dell'Abruzzo, come San Liberatore Majella a Serramonacesca, San Giovanni in Venere a Fossacesia, Santa Maria nella Valle di Porclaneta a Fossacesia, Santa Maria nella Valle di Porclaneta a Rosciolo de' Marsi e San Pietro ad Oratorium a Capestrano, per nominarne soltanto alcune.

Le chiese abruzzesi sono caratterizzate sia all'esterno che all'interno dallo stile romanico, introdotto dai monaci benedettini di Cluny. Dall'incontro dello stile di maestri locali con l'architettura romanica, si è sviluppato uno stile di scultura molto decorativo che si esprime in pulpiti, fregi, campanili ed altari e che ha generato importanti elementi artistici, in modo da permettere alla scultura abruzzese di sviluppare uno stile artistico completamente indipendente. Testimonianze di questo stile sono p.ex. la cattedrale di Corfinio oppure il coro della chiesa del monastero di San Liberatore. Lo stile romanico è stato quello più utilizzato in Abruzzo per molto tempo, così il Gotico ha potuto imporsi relativamente tardi. Inizialmente si manifestò nelle decorazioni e si espanse successivamente all'architettura delle chiese, come testimoniano la cattedrale di Teramo e la chiesa di San Domenico a L'Aquila. Altri elementi artistici di grande effetto sono i cicli pittorici del medioevo e del rinascimento, che hanno raggiunto un livello insuperabile. Uno degli esempi più importanti è il ciclo di affreschi nell'oratorio di San Pellegrino in Bominaco, un opera di tre artisti diversi. Molto belli sono anche gli affreschi di Santa Maria ad Criptas a Fossa, con le suggestive figure del Giudizio Universale e gli affreschi della cattedrale di Atri, opera del più raffinato pittore abruzzese, Andrea de Litio.

Anche le costruzioni fortificate meritano di essere menzionate, visto che nessun'altra regione possiede una così grande ricchezza di costruzioni medioevali, rappresentanti i più svariati tipi di fortificazione. Più di 500 castelli, torri di guardia e mura di cinta nella zona dell'Abruzzo testimoniano la necessità delle popolazioni del passato, di proteggersi da attacchi nemici. Tra le fortezze che hanno resistito ai terremoti nel corso dei secoli, sono da nominare: i castelli di Balsorano, Bussi sul Tirino, Celano, Capestrano, Crecchio, Gagliano Aterno, L'Aquila, Nocciano e Roccascalegna, e la fortezza di Civitella del Tronto.

Arte in Abruzzo

Arte in Abruzzo

Arte in Abruzzo

Arte in Abruzzo

Arte in Abruzzo

Arte in Abruzzo

L'artigianato in Abruzzo non ha mai perso la sua vitalità e bellezza e viene, ancora oggi, arricchito da una creatività sempre nuova, che riprende le antiche tecniche e tiene così in vita una tradizione particolarmente importante. Ogni località della regione si contraddistingue per un particolare ramo artigianale. A Pescocostanzo (AQ), da sempre famosa per la produzione di pizzi, si celebra ancora l'antica arte della lavorazione a tombolo, che le donne di questo caratteristico paesino di montagna hanno imparato dalle Benedettine di Cluny. Abili mani muovono i bastoncini sul rotondo tombolo e creano con il filo di cotone preziosi pizzi che riprendono disegni tradizionali che in parte vengono arricchiti da nuove idee. Famose per la lavorazione dei pizzi sono le ricamatrici di L'Aquila, che realizzarono, secondo la tradizione, una serie di pizzi su ordinazione di Maria Antonietta, come regalo per Papa Pio VII. Altrettanto importante è la tradizione del pizzo a Scanno (AQ), dove quest'arte è stata introdotta dai Veneziani. A Taranta Pegliana (CH) è famosa come patria delle coperte double face abruzzesi, tessute su telai tradizionali e decorate con fantasie fiorite e lunghe frange. Su antichi telai e con la lana delle pecore abruzzesi vengono realizzati i tappeti a muro di Penne (TE), caratterizzati da particolari colori ottenuti da erbe coloranti.

Particolarmente importante è la lavorazione del legno, rame e ferro. In tutte le località della regione vengono realizzati oggetti in rame. Questo materiale è di casa soprattutto a Tossicia (TE), famosa per la produzione di pentole in rame. Guardiagrele (CH) è invece conosciuta per il ferro battuto che si contraddistingue per la sua incredibile raffinatezza. Anche Pescocostanzo e Lanciano (CH) possono vantare un'antica tradizione della lavorazione di rame e ferro. Altre località come Castel del Monte (AQ) e Castel Vecchio Subequo (AQ), Farindola (PE), Pietracamela (PE) e Pretoro (CH) sono famose per gli oggetti intagliati in legno di faggio. Sulmona (AQ) è conosciuta per l'arte dell'oreficeria. Testimonianza dell'antica provvenienza di questo tipo di lavorazione è l'abbreviazione "Sul" in un'ellisse sui pezzi più preziosi prodotti nella città dal XII secolo. La lavorazione in filigrana è tipica per L'Aquila, Guardiagrele e Pescocostanzo. Influenze orientali sono percepibili nella produzione artistica di Scanno, dove si preferisce l'argento all'oro. Particolarmente importante è l'oreficeria di Guardiagrele, la patria del grande orafo Nicola Gallucci, la cui raffinatezza caratterizza i più preziosi lavori di oreficeria per la chiesa e che ancora oggi caratteriza la produzione.

Nel settore degli strumenti musicali, la piccola città di Ortona (CH) occupa il primo posto tra gli strumenti a corda, mentre Atri e Casoli (TE) sono conosciute per la produzione della "Ddù botte", la fisarmonica abruzzese utilizzata per l'accompagnamento di canzoni e balli popolari. Un altro ramo di artigianato tipico è quello della Majolica; questa tradizione risale alla metà del XII° secolo. La produzione di ceramiche è particolarmente significativa a Rapino (CH) e Castelli (TE). Soprattutto in quest'ultima località si trovano laboratori che vengono tramandati di padre in figlio e dove vengono realizzate ceramiche secondo vecchie procedure e decorate con colori vivaci su sfondo bianco. I principali colori, arancione, celeste, giallo, verde e blu manganese sono particolarmente adatti sia ai motivi tradizionali delle decorazioni simili a miniature, sia a forme moderne e stravaganti. San Vincenzo Valle Roveto (AQ) viene chiamata la località dei panierai, Loreto Aprutino (PE) è invece la località dei coltellinai. Preturo e Secinaro (AQ) tengono in vita la tradizionale produzione di ombrelli e Lettomanoppello (PE) la lavorazione della pietra della Maiella.

Artigianato in Abruzzo

Artigianato in Abruzzo

Artigianato in Abruzzo

Artigianato in Abruzzo

Artigianato in Abruzzo

Artigianato in Abruzzo

Castello Piccolomini - Capestrano (AQ).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Bussi, dopodiché lungo la SS153.
La costruzione che risale al XIV - XV secolo, consiste in una feudale abitazione fortificata ed in un piccolo cortile chiuso. L'abitazione è composta da due elementi disposti uno accanto all'altro, con torri di difesa sia rotonde che quadrangolari, di cui quella settentrionale rappresenta la torre principale.

Castello dei Conti di Celano - Celano (AQ).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Aielli-Celano; col treno: tratta Roma-Pescara.
L'imponente costruzione sovrasta dalla sua posizione innalzata la località medioevale di Celano e si inserisce in maniera suggestiva nel paesaggio circostante. La costruzione è stata cominciata nell'ultimo decennio del XIV° sec. dai conti di Celano e terminato nel secolo successivo. La struttura rettangolare possiede quattro torri di difesa posizionate agli angoli ed è circondata da un'enorme muro con torri che si suddivide in piccole unità difensive.

Fortezza del XVI secolo - L'Aquila.
Come si arriva: autostrada A24, uscita de L'Aquila; col treno: tratta Ancona-Roma e Terni-Sulmona.
La fortezza sovrasta dalla sua posizione innalzata il capoluogo della regione. Essa ha la sua origine negli anni 1535-1549 ed è una delle fortificazioni più importanti d'Italia. Il suo compito era quello, secondo il viceré spagnolo, di "sopprimere l'arditezza della città". La costruzione consiste in una struttura quadrangolare con quattro baluardi agli angoli ed è protetta da un largo fosso ed inoltre da un muro di cinta a forma di stella. La fortezza è di notevole valore storico-militare e architettonico-estetico.

Castello Piccolomini - Ortucchio (AQ).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Pescina, dopodiché lungo la SS83; col treno: fino a Pescina (tratta Roma-Pescara).
Questo palazzo rinascimentale è stato costruito nel 1488 sopra una fortezza più vecchia. Esso possiede una struttura quadrangolare con quattro torri disposte agli angoli; la torre principale si trova all'interno del muro di cinta e faceva probabilmente parte della costruzione precedente. Il fosso ricavato dalla roccia è molto profondo; in passato veniva alimentato dal Lago di Ortucchio ora prosciugato.

Ed inoltre...tra gli altri numerosi castelli sono particolarmente interessanti: anche quelli di Pacentro (AQ) e di San Pietro delle Camere (AQ).

Castelli e fortezze in Abruzzo

Castelli e fortezze in Abruzzo

Castelli e fortezze in Abruzzo

Castelli e fortezze in Abruzzo

Castelli e fortezze in Abruzzo

Castelli e fortezze in Abruzzo

Il litorale abruzzese è particolarmente bello e vario: le spiagge larghe e dalla sabbia dorata da Martinsicuro a Francavilla, la costa rocciosa e scogliosa, con piccole baie e porticcioli da San Vito fino a Vasto. Le acque dal meraviglioso colore blu scuro di questo tratto costiero sono particolarmente profonde e sorprendentemente ricche di una variopinta flora e fauna marina. In alcune zone il litorale finisce in una serie di dune ricoperte dalla tipica macchia mediterranea, in altre zone invece le colline sembrano estendersi fino al mare per formare piccole baie protette, raggiungibili soltanto attraverso stretti sentieri. Caratteristiche sono le capanne sui pali, chiamate "Trabocchi", utilizzate per la pesca tradizionale. Il tratto costiero settentrionale è un alternarsi di lunghe spiagge sabbiose e ghiaiose, dietro le quali fanno da contrasto le verdi fasce collinari con gelsi, corbezzoli e ginestre. Il profumo di liquirizia è particolarmente intenso in estate, nella zona di Silvi e Pineto, una zona famosa anche per la sua "Pineta Filiani". Le colline abruzzesi di Aprutino con gli alberi di mastice declinano fino al mare, anche nel tratto costiero vicino a Pescara, dove passa nelle verdi pinete di Santa Filomena e D'Avalos. La varietà del paesaggio offre al visitatore della costa abruzzese emozioni sempre nuove. Dalle località balneari e dalle moderne città costiere si può raggiungere comodamente ed in poco tempo la zona montana della regione con i suoi meravigliosi parchi naturali.

Costa in Abruzzo

Costa in Abruzzo

Costa in Abruzzo

Costa in Abruzzo

Costa in Abruzzo

Costa in Abruzzo

La cultura religiosa dell'Abruzzo con il suo armonioso equilibrio tra natura, arte e fede si esprime soprattutto nella cultura degli eremi. Gli eremiti conducevano una vita ritirata alla ricerca di un'alternativa ascetica, vivendo in grotte e rifugi rocciosi che nel tempo diventavano, con l'aiuto dei fedeli, vere e proprie costruzioni che formavano un'unità armoniosa con le rocce. Tra gli eremitaggi sono da menzionare: la grotta e l'eremo di San Michele a Pescocostanzo, l'eremitaggio di San Venanzio a Raiano, la grotta Sant'Angelo a Palombaro, San Nicola a Fano al Corno, Santa Maria a Pagliara di Isola di Gran Sasso, Santa Colomba a Pretara di Isola di Gran Sasso, San Franco ad Assergi, Madonna di Appari a Paganica. Particolarmente interessanti sono i quattro "Eremi Celestiani" che devono il loro nome a Papa Celestino V, uno dei figli più famosi dell'Abruzzo e uomo di profonda fede, che conduceva una vita in povertà, modestia ed umiltà. Egli venne nominato Papa il 5 luglio 1294 ed ebbe il pontificato più breve della storia ecclesiastica, visto che il 13 dicembre 1294 rinunciò per cause di umiltà al suo incarico, per ritornare alla sua modesta vita da eremita.

Eremo di Santo Spirito in Majella-Roccamorice - Roccamorice (PE).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Scafa-Alanno, dopodiché lungo la SS25 fino a Scafa (5 km), poi sulla SS487 ed una strada locale fino a (13 km), successivamente su una via secondaria.
L'eremo costruito nel 1246 si trova sui pendii della Majella. Tra il 1310 ed il 1317 ci trovò rifugio il Beato Roberto da Salle e nel 1347 anche Cola di Rienzo. Nel corso dei secoli la costruzione fu modificata più volte: nel XVII secolo il Duca Caracciolo di San Buono aggiunse all'abbazia una costruzione a tre piani che oggi viene utilizzata come rifugio per pellegrini. Suggestiva è la Santa Scalinata, scolpita nella roccia, attraverso la quale si raggiunge il refettorio della Maddalena.

Eremo di San Bartolomeo a Legio-Roccamorice - Roccamorice (PE).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Scafa-Alanno, dopodiché lungo la SS5 fino a Scafa (5 km), poi lungo la SS487 ed una strada locale a Roccamorice (13 km), poi su una via secondaria.
L'eremo si trova in una zona scabrosa sotto una roccia sporgente che lo ricopre interamente; la costruzione risale alla prima popolazione della Majella tramite eremiti. Lo si raggiunge attraverso una Santa Scalinata che i fedeli salgono in ginocchio fino alla chiesa, nella quale si trova un altare. Nella notte dal 15 al 16 agosto ha luogo una singolare processione; i fedeli portano una piccola statua di legno di S. Bartolomeo a Roccamorice, dove rimane fino al 9 settembre, per poi riportala all'eremo in un'altra processione.

Eremo di San Giovanni all'Orfento in Abbateggio - Abbateggio (PE).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Scafa-Alanno, dopodiché lungo la SS5 fino a Scafa (5km), poi sulla SS487 ed una strada locale ad Abbateggio (11 km), successivamente su una strada secondaria.
Posizionato ad un'altezza di 1127 metrio, si tratta dell'eremitaggio più difficile da raggiungere. La posizione tra le rocce conferisce all'eremo un carattere estremamente suggestivo. Celestino visse lì nell'anno 1274 e da 1284 al 1293 in periodi di severa penitenza.

Eremi in Abruzzo

Eremi in Abruzzo

Eremi in Abruzzo

Eremi in Abruzzo

Eremi in Abruzzo

Eremi in Abruzzo

L'Abruzzo è particolarmente ricco di storia e cultura religiosa, che danno origine ad un grande numero di feste tradizionali e di processioni; molte di queste hanno luogo davanti allo scenario dei più bei paesaggi della regione. Che tipo di tradizione può conservare una regione con una storia collegata così saldamente alla natura? Sicuramente non è un caso, se a Pretoro vengono celebrate tradizioni come "San Domenico ed il lupo" ed a Cocullo la Processione dei Serpari. A Rocca di Mezzo si disputa la Gara del Solco, che decideva chi poteva sposare la più bella ragazza del paese, ed a Loreto Aprutino un bue s'inginocchia davanti alla statua di San Zopito, mentre a Pollutri si celebra il Miracolo delle fave di San Nicola. Altri esempi per le tradizioni di origini religiose, pagane oppure provenienti da avvenimenti storici sono le incantevoli commemorazioni come Le Farchie a Fara Filiorum Petri, la divertente e colorata Festa dei Banderesi a Bucchianico, i Fuochi di San Martino oppure La Madonna che scappa a Sulmona. Ogni venerdì santo nelle vie di Chieti risuona il Miserere sulla Via Crucis, cantato esclusivamente da voci maschili. Di grande fascino e di autentico significato storico è la Perdonanza Celestiniana a L'Aquila, l'unico giubileo che si celebra al di fuori di Roma. Nel XIII secolo Papa Celestino voleva concedere l'indulgenza alle persone abbandonate ed infelici che non potevano raggiungere il perdono dei loro peccati. Vecchie tradizioni ed usanze vengono tenute in vita anche dalle donne di Scanno, che ancora oggi indossano i loro costumi tradizionali.

Folklore in Abruzzo

Folklore in Abruzzo

Folklore in Abruzzo

Folklore in Abruzzo

Folklore in Abruzzo

Folklore in Abruzzo

Dalla costa all'entroterra di questa regione si può scoprire generalmente una cucina semplice e genuina. I piatti risalenti ad antiche tradizioni vengono preparati sulla base di ingredienti caratterisici, come le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, i fagioli di Paglianica, l'aglio rosso di Sulmona, particolarmente adatto anche per applicazioni farmaceutiche, le patate di Avezzano, zafferano ed i ceci di Navelli. Un'altro prodotto della terra abruzzese, meno conosciuto ma estremamente prezioso, è il tartufo. I piatti vengono preparati generalmente con olio extravergine d'oliva.

Oltre ai famosi piatti di pasta di Fara San Martino, l'Abruzzo offre anche le seguenti specialità: Maccheroni alla chitarra, che devono il loro nome agli attrezzi adoperati per la preparazione (Carrature); Maccheroni al Rentrocelo, preparati con un particolare mattarello dentellato utilizzato nelle province di L'Aquila e di Pescara sin dal XVIII secolo; i gustosi Maccheroni alla Mulinara, che normalmente vengono preparati nelle zone di Bisenti e Paglieta. Da Teramo viene la Scrippella, piccole, tenere frittate preparate in formelle e servite con sugo di pomodoro e minuscole polpette di carne, oppure in brodo di carne ('mbusse). Tra le specialità di Teramo è da nominare anche un'altro piatto, Le Virtù, un tipico minestrone primaverile, preparato con cereali, verdure, legumi, pasta e l'immancabile osso del prosciutto.

Tra i secondi piatti trionfano quelli a base di agnello, pecora e capra; particolarmente tenero e gustoso è l'agnello arrostito sulla brace di legna. Famosi sono anche gli Arrosticini (una specie di spiedini) ed altri piatti caratteristici come il Tacchino alla Neretese oppure alla Canzanese e le specialità natalizie in gelantina, la trippa di Penne, maiale alla cif ciaf (pezzettini di costoletta, pancetta e peperoncino) e lo spezzatino 'ndocca 'ndocca, che viene preparato con pezzettini di piedini, cotiche, orecchie, costata, muso, coda e lingua. Caratteristico e particolarmente gustoso è il maialino arrosto di Campli e Ripa Teatina e la Ventricina, un prodotto salumiero di Guilmi, che nella zona di Crognaleto viene utilizzata come salume spalmabile. Tra i salumi di carne magra sono famosi i salami di Campotosto, chiamati anche "Coglion di mulo". Un piatto particolare è il Turcinello, una specie di avvoltino con interiora di agnello che viene legato con una rete con la quale solitamente si avvolge il fegato di maiale. Di sapore forte e deciso sono le Annoje, salami piccanti di trippa, salame di fegato e sanguinaccio, tipici per la zona de L'Aquila, le Salsicce Matte della provincia di Chieti, preparati con l'aggiunta di cotenne, Capicollo e Coppa, soppressata di cotenne, cartilagine e pezzi di seconda scelta, cotti e insaporiti. In tutta la regione viene utilizzato anche il pollame (anatre, oche, piccioni, faraone), servito con verdure, con 'mbrenite (patate ripiene di salsiccia) oppure con patate cotte nella cenere, Spitucce oppure Arrosticini, frittate con asparagi selvatici. In collina vengono preparate anche Ciammariche (lumache), mentre lungo tutta la costa si possono gustare gli eccellenti piatti di pesce. Sarde ed acciughe vengono fritte in padella oppure utilizzate per la preparazione di paste e pasticci. Particolarmente gustosi sono i piatti a base di alici come le Alici all'ortonese, Scapece alla vastese (pesce fritto, cosparso di zafferano e conservato in aceto) e le Seppie alla sanvitese. Caratteristico è il Brodetto, una zuppa di pesce con frutti di mare, scampi, seppie, merluzzo, triglie, cefali e sogliole; in queste ricette sono basilari l'olio d'oliva extravergine ed il peperoncino.

Da nominare sono i seguenti tipi di formaggi: Pecorino abruzzese di Castel del Monte, Pizzoli, Lucoli, Scanno ed Anversa; Caciocavallo di Pescocostanzo; Burrelle (oppure Manteche) della provincia di Chieti, Fiordilatte e Scamorza appassita di latte vaccino (Rivisondoli e Piano delle Cinquemiglia); Caciotta di Elice e Fara Filiorum Petri, fatta con un miscuglio di latte vaccino e di capra, a volte insaporito con peperoncino.

Oltre al morbido torrone ed i confetti di Sulmona, conosciuti in tutti il mondo, l'Abruzzo possiede numerosi altri dolci caratteristici, meno conosciuti ma altrettanto buoni. Particolari sono le Ferratelle di L'Aquila, le Neole di Chieti e le Pizzelle di Pescara, cialde che vengono preparate in una forma riscaldata sul fuoco. Simili sono anche le cialde arrotolate a forma di cono di Nevole (Ortona, Chieti), cotte in una forma tonda e nel cui impasto viene aggiunto, secondo l'antica tradizione, mosto cotto. Ottimi sono anche i Bocconotti, fatti con pasta sfoglia e farciti con cioccolato e frutta candita, una specialità della zona di Lanciano e Chieti, Parrozzo di Pescara, Pan dell'orso di Scanno, Pan Ducale di Atri, le Sise di monache di Guardiagrele, i Mostaccioli, piccoli dolci de L'Aquila, i Caggionetti delle provincie di Teramo e Chieti. Tipici dolci natalizi sono le Calgiunitte, cuscinetti di pasta con marmellata, ceci, pinoli e noci; il Capitone di marzapane a forma di un grande serpente; gli Scarponi, una specie di Mostaccioli, che vengono preparati a Sulmona sulla base di mosto cotto. Dolci di carnevale: la Cicerchiata, fatta con piccole palline di pasta fritte, frutta candita e miele; frappe di pasta lievitata. Dolci di Pasqua: il dolce di Pasqua più importante è senz'altro la Pizza di Pasqua, fatta di pasta lievitata, che viene benedetta nelle chiese la notte di Pasqua. Tipiche sono anche le paste decorate con uova a forma di portafortuna come cuori, bamboline, cavalli e agnelli di Pasqua.

Gastronomia in Abruzzo

Gastronomia in Abruzzo

Gastronomia in Abruzzo

Gastronomia in Abruzzo

Gastronomia in Abruzzo

Gastronomia in Abruzzo

L'Abruzzo è situato nella metà orientale della penisola appenninica e confina a Nord con le Marche, a Sud con il Molise, ad Est con il mare adriatico e ad ovest con il Lazio. La regione è costituita per la maggior parte da monti e colline e si suddivide in quattro provincie (L’Aquila, capoluogo di regione, Chieti, Pescara, Teramo) ed in 305 comuni. In Abruzzo si trova la parte più importante dell'Appennino, dove si concentrano i monti più alti con vette superiori ai 2000 metri nei tre parchi nazionali, che rappresentano mete importanti per numerosi visitatori. Il massiccio del Gran Sasso s'innalza in un paesaggio simile alle Dolomiti, con vette merlettate, creste e ripide pareti, ed include il Corno Grande, che rappresenta il punto più alto della Regione con i suoi 2914 metri di altezza, ed il Calderone, il ghiacciaio più meridionale d'Europa e l'unico dell'Appennino. Il massiccio passa nel gruppo montuoso della Maiella, separato tramite il Gran Sasso dai Monti del Morrone, che s'innalzano proprio dietro la parte meridionale della costa abruzzese. Tra le catene montuose della Maiella e del Gran Sasso si aprono due altopiani - Altopiano delle Rocche ed Altopiano delle Cinquemiglia - e numerose valli, tra cui quella di L’Aquila, di Sulmona e della Marsica; quest'ultima si trova nel letto del Fucino, un lago prosciugato. All'estremità settentrionale s'innalza la catena del Sirente ed il Monte Velino; più a sud la catena della Marsica ed i Monti della Meta. I circa 140 chilometri di costa mostrano lungo il loro percorso un carattere estremamente vario. Il litorale nella zona di Teramo, da Martinsicuro a Silvi Marina, possiede larghe spiagge sabbiose che attirano numerosi turisti che possono contare su una struttura alberghiera di altissima qualità. A Sud il paesaggio cambia del tutto: da Ortona a Vasto e San Salvo la costa è piuttosto selvaggia, alta e ripida e le spiagge sono circondate da una fitta macchia mediterranea.

Le catene parallele alla costa determinano il percorso dei fiumi che sboccano quasi tutti nel Mare Adriatico, tranne che il Liri ed il Volturno che sboccano nel Mar Tirreno. I fiumi più importanti sono l'Aterno, il Sangro, il Tronto ed il Vomano. Il più grande lago naturale è il Lago di Scanno, che si trova a 922 metri di altezza sull'Altavalle del Sagittario, nel Parco Nazionale dell'Abruzzo. Gli altri laghi della regione sono più piccoli e si sono formati attraverso Carsi oppure ghiacciai; i più importanti laghi artificiali sono il Lago di Campotosto, di Barrea e di Bomba lungo il fiume Sangro, ed il lago artificiale del Chiarino alla foce del Vomano. In Abruzzo troviamo clima marittimo e clima continentale. La temperatura media annuale varia tra 12-16°C al mare, con forti sbalzi di temperatura durante l'anno. Il mese più freddo è gennaio con temperature medie di circa 8°C, mentre nell'entroterra sono intorno ai zero gradi. In estate le temperature medie sono simili sia al mare che nell'entroterra: 24°C sulla costa e 20°C nell'entroterra, fatto molto vantaggioso per il turismo.

Geografia in Abruzzo

Geografia in Abruzzo

Geografia in Abruzzo

Geografia in Abruzzo

Geografia in Abruzzo

Geografia in Abruzzo

Le grotte nelle montagne calcaree abruzzesi offrono un meraviglioso spettacolo agli amanti della natura. Le grotte che non sono state aperte al turismo e riservate agli speleologi (che si possono rivolgere a Gruppo Speleologico - c/o C. Jacovone), si trovano sul massiccio della Majella, sui Monti Carseolani e Simbruini e tra i massicci di Velino e Sirente. Le altre grotte, accessibili anche ai turisti, sono una meta ambita per gli amanti di paesaggi sotterranei e possono essere visitate senza difficoltà.

Grotte del Cavallone - Comuni: Lama dei Peligni e Taranta Peligna (CH).
Come si arriva: da Chieti sulla SS81 fino a Casoli, dopodiché lungo la SS84 fino a Taranta Peligna.
Le Grotte del Cavallone si trovano sul pendio orientale della Majella. Queste suggestive grotte, diventate famose grazie all'opera "La figlia di Jorio" di Gabriele D'Annunzio, si trovano a circa 1500 metri di altezza e sono raggiungibili tramite una funivia. Si estendono su 1300 metri ed includono numerose sale molto interessanti, come la Sala di Aligi, i laghi Splendore ed Ornella ed il "Ricovero di Mila".

Grotte di Stiffe - San Demetrio Ne' Vestini (AQ).
Come si arriva: da L'Aquila attraverso la SS17 e SS261.
Le Grotte di Stiffe si trovano nei boschi della Valle d' Aterno. In questo meraviglioso sistema sotterraneo si accumulano le acque sotterranee del Sirente e quelle dell'altopiano delle Rocche. Questo sistema si estende su 650 metri ed è caratterizzato da numerose stalattiti, stalagmiti e concrezioni.

Grotte di Beatrice Cenci - Cappadocia (AQ).
Come si arriva: autostrada A25, uscita di Avezzano, dopodiché sulla SS82 fino a Capistrello, successivamente su una strada provinciale fino a Cappadocia.
Le Grotte di Verrecchie, chiamate anche Grotte di Beatrice Cenci, si aprono in una parete rocciosa che delimita la valle del fiume Imele, nel quartiere di Verrecchie del Comune di Cappadocia. Queste grotte, scavate dalle acque del fiume, sono ricche di stalattiti e concrezioni minerali. All'interno, grazie agli accumuli di acque risultano essere di grande interesse naturalistico; sono stati ritrovati numerosi oggetti risalenti alla vecchia età della pietra.

Grotte in Abruzzo

Grotte in Abruzzo

Grotte in Abruzzo

Grotte in Abruzzo

Grotte in Abruzzo

Grotte in Abruzzo

Collegamenti regionali

L'autostrada A14 scorre lungo la costa. L'entroterra viene attraversato dall'autostrada A1 (Autostrada del Sole) e dalla A24 Roma-L'Aquila che dopo il confine regionale si dirama nella A25. Le strade statali dell'entroterra sono molto capillari e coprono l'intera regione. Le più importanti tratte ferroviarie proseguono lungo l'Adriatico (Ancona, Pescara, Termoli) ed attraversano la regione (Roma, Sulmona, Pescara). Tratte secondarie collegano Rieti con L'Aquila; Sulmona, Molise ed Avezzano con Roccasecca. Ci sono anche collegamenti Pescara-Zurigo, Pescara-Innsbruck e Pescara-Berna. L'unico aeroporto internazionale dell'Abruzzo è quello di Pescara (Val Tiburtina km 229,1). La linea di navigazione Adriatica collega nella stagione estiva Pescara con la Croazia (Spalato e le altre isole) e garantisce il collegamento tramite aliscafi alle Isole Tremiti.

Infrastruttura in Abruzzo

Infrastruttura in Abruzzo

Infrastruttura in Abruzzo

Infrastruttura in Abruzzo

Infrastruttura in Abruzzo

Infrastruttura in Abruzzo

Parco Nazionale d'Abruzzo.
Anno di fondazione: 1923 (43.900 ha)
Il Parco Nazionale dell'Abruzzo è stato fondato su decreto reale il 2 gennaio 1923. Oggi include, grazie a successivi ampliamenti, 22 comuni delle regioni Abruzzo, Lazio e Molise. La parte abruzzese del parco include circa 3/4 dell'intera superficie. A partire dal 1989 è stato realizzato il "piano delle zone"; ciò significa che l'intero parco è stato suddiviso in zone con regolamenti molto severi per quanto riguarda la protezione ambientale ed in zone con regolamento meno severo, in modo da poter utilizzare il parco anche per il turismo. Suddiviso in 4 zone (area protetta assoluta, area protetta generica, area protetta, area di sviluppo) è situato in una delle zone boscose e più belle dell'intera penisola appenninica, dove alcune specie di animali protetti trovano rifugio. Oltre al lupo appenninico ne fanno parte altre due specie: l'orso bruno della Marsica ed il camoscio abruzzese.

Sul territorio del parco si trovano anche alcuni musei molto interessanti: il museo del lupo e della lince a Civitella Alfedena (AQ), il museo del cervo a Villavallelonga (AQ), il museo entomologico a San Sebastiano dei Marsi (AQ), il museo del capriolo a Bisegna (AQ). Il parco offre inoltre numerose possibilità per escursioni e trekking su circa 150 sentieri, per canottaggio e windsurf sui laghi, per sci da fondo e alpinismo, per birdwatching e fotografia naturalistica.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Anno di fondazione: 1991 (148.935 ha)
Il parco si estende su un territorio di 44 comuni di Abruzzo, Marche e Lazio. La parte abruzzese include 9/10 della superficie totale. Nel parco si trovano le catene montuose del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Il gruppo del Gran Sasso si estende tra bacino del fiume Vomano a Nord, dei fiumi Mavone, Fino e Tavo a Nord-Est ed Est, il torrente Nora a Sud-Est e del fiume Pescara a Sud. La sua formazione consiste principalmente in un lungo dorso che si estende dal Passo delle Campannelle al Vado del Sole, con due catene parallele, sulle quali si trovano le vette più importanti. La catena più alta scorre parallela alla costa adriatica fino al Passo di Forca di Penne. Essa include le vette del Corno Grande (2914 m.), dove si trova il Calderone, il ghiacciaio più meridionale d'Europa e le vette del Prena (2561 m.), Camicia (2570 m.) con la Fonte Grotta (interessanti incrostazioni nei piccoli, limpidi e freddissimi accumuli d'acqua), Intermesole (2635 m.) e del Corno Piccolo (2655 m.). La catena più ad Ovest include i monti San Franco (2132 m.), Portella (2388 m.), Scindarella (2233 m.) e Bolza (1904 m.). Dietro il ghiacciaio Calderone i due dorsi si dividono e danno spazio all'altopiano di Campo Imperatore. La catena dei Monti della Laga si distente da Nord a Sud e possiede due pendii che si distinguno per la loro conformazione ed il loro clima. Quello orientale è più umido e freddo e declina verso le pianure dei fiumi Vomano, Tordino, Salinello e Vibrata fino alla città di Teramo. L'altro pendio nella zona di L’Aquila, di Rieti e di Ascoli declina ripidamente verso il Lago di Campotosto, la vasta parte del Tronto nelle vicinanze di Amatrice e alle gole formate dal fiume Vettore. La catena (cresta) principale, alta più di 2000 m., include le vette del Monte della Laghetta (2369 m.), del Monte Gorzano (2458 m.) e del Pizzo di Sevo (2422 m.). Il parco possiede una magia particolare, proprio per i contrasti tra alte vette scoscese e zone ricche di acque e foreste, dove numerose specie di animali trovano rifugio, come il camoscio abruzzese, simbolo del parco. All'interno del parco si possoni esercitare numerose attività: escursioni, trekking, equitazione, mountainbike, birdwatching, alpinismo, free-climbing, cannottaggio, windurf, sci e scalate su cascate ghiacciate.

Parco Nazionale di Majella-Morrone.
Anno di fondazione: 1995 (74.095 ha)
La catena montuosa della Majella si divide bruscamente da quella del Morrone, che rappresenta il prolungamento meridionale del Gran Sasso. La forma massiccia ed arrotondata della Majella caratterizza il paesaggio abruzzese tra il mare e la catena dell'Appennino. Il pendio privo di valli sul lato occidentale è solcato da larghi versanti con ciottoli che avanzano fino alle foreste di faggi, mentre il pendio orientale si presenta più arrotondato. Oltre alla vetta principale del Monte Amaro (2795 m.) ci sono circa altre 30 vette alte più di 2000 metri, tra qui il Monte Acquaviva (2737 m.), la Cima delle Murelle (2596 m.) ed il Monte Focalone (2676 m.) con pareti simili a quelle delle Dolomiti. La magia della Majella viene aumentata ulteriormente dalle valli strette e profonde che formano veri e propri "Canyons", e dai vasti altopiani a più di 2000 metri di altezza, come la Valle di Femmina Morta. Molto diffusi sono i carsi con numerosi grotte, come la Grotta del Cavallone, che D’Annunzio scelse come scenografia per il secondo atto de "La figlia di Iorio". Nel Parco della Majella si possono praticare le seguenti attività: trekking, escursioni, equitazione, mountainbike, ciclismo, birdwatching, free-climbing, canottaggio e sci.

Parco Regionale Sirente-Velino.
Anno di fondazione: 1989 (59.186 ha)
Il parco Sirente-Velino confina ad ovest con il Lazio, a Sud con la Piana del Fucino ed a Nord-Ovest con il fiume Aterno. Nel suo cuore si trovano il Monte Velino con 2486 m. di altezza ed il Massiccio del Sirente, consistente in un unico dorso dritto con una lunghezza di circa 20 km., con l'omonima vetta alta 2348 m. Il Velino ed il Sirente possiedono le stesse caratteristiche geologiche e tettoniche. Pareti rocciose difendono le due vette più alte, la Serra di Celano, il Muro Lungo e il Costone. I ghiaioni sono ricchi di rare specie botaniche. Note agli sciatori per la presenza delle piste di Ovindoli e di Campo Felice, queste montagne sono una "scuola d'Appennino" molto apprezzata dagli appassionati di natura.

Riserva naturale dei Calanchi di Atri.
Superficie: 380 ettari
In questo parco vengono protetti i cosiddetti "Scrimoni", un classico fenomeno dei terreni argillosi che caratterizzano le colline intorno ad Atri. Le erosioni a forma di pieghe hanno creato il tipico paesaggio con le bianche pieghe lungo i dorsi delle colline. I calanchi sono ben visibili dalla strada per Notaresco.

Riserva Regionale delle gole del Sagittario.
Superficie: 354 ettari
Il fiume Sagittario ha scavato, nel corso dei millenni, una gola selvaggia tra due pareti calcaree, habitat ideale per una caratteristica flore e fauna. Il fiore più raro del Sagittario è il ciano; tra gli animali troviamo l'intera fauna appenninica (mammiferi ed uccelli) ad eccezione del camoscio. In questa zona protetta si trovano anche le fonti di Cavuto.

Riserva Regionale delle gole di San Venanzio.
Comuni: Raiano (AQ).
Superficie: 1107 ettari
La riserva confina con il Parco Regionale Sirente-Velino ed include la sezione del fiume Aterno tra Molina Aterno e Raiano. Nelle foreste del selvaggio canyon, scavato dal fiume, nidificano aquile reali e falchi peregrini. La zona circostante è il territorio di lupi.

Riserva Regionale Monte Genzana - Alto Gizio.
Superficie: 3160 ettari
La zona mostra interessanti carsi. La vetta più alta è quella del Monte Genzana (2170 m.), caratterizzato da una serie di valli. Questo parco naturale rappresenta un prezioso collegamento tra il Parco Nazionale d'Abruzzo ed il Parco della Majella ed è il territorio del orso della Marsica e del lupo apenninico.

Riserva Regionale della Foresta di Rosello.
Superficie: 170 ettari
Il parco si trova al confine tra l'Abruzzo ed il Molise. Esso si estende su varie altitudini da 850 a 1179 m. ed è attraversato dal torrente Turcano, che sbocca nel Sangro. La parte boscosa include abeti bianchi ed altri legni preziosi; della fauna fanno parte rari esemplari come il picchio nero, il lupo, salamandre e gamberi da fiume. All'interno dell'Oasi è stato predisposto un meraviglioso sentiero per escursioni.

Riserva Regionale controllata del Lago di Penne.
Superficie: 1300 ettari
Istituita nel 1987 e gestita in collaborazione con il WWF, questa riserva è una delle più interessanti d'Abruzzo. Ai piedi del Gran Sasso, le acque del lago di Penne ospitano la nitticora, l'airone rosso ed il falco pescatore e sono circondate da folta vegetazione. Teatro di un'intensa attività didattica, la riserva ha un ruolo importante nelle iniziative a favore della tutela della lontra e delle anatre selvatiche. I periodi più interessanti per la visita sono la primavera e l'autunno.

Riserva Regionale della des östlichen Maiella-Gebirges.
Superficie: 1700 ettari
La riserva si trova nel pendio a Sud-Est della Majella, tra la riserva di Fara San Martino e Vallone di Taranta Peligna. Particolarmente evidenti sono i carsi con erosioni del terreno e spazi sotterranei come grotte e cavità. Diverse fonti si trovano in questa zona, come p.ex. la Fonte di Spogna, la Fonte S. Martino e la Fonte Tarì. La vicinanza del fiume Aventino arricchisce questa zona e contribuisce alla creazione di un habitat ricco di piante protette.

Ed inoltre:

Parco territoriale Città Sant'Angelo e giardino botanico, Città Sant'Angelo (PE)
Parco territoriale del Fiume Fiumetto, Colledara (TE)
Parco territoriale dell'Annunziata, Orsogna (CH)
Parco territoriale delle fonti solfuree del des Lavino, Scafa (PE)
Parco territoriale delle Fonti Vera, Tempera (AQ)
Parco territoriale di Vicoli, Vicoli (PE)
Riserva statale del Lago di Pantaniello, Barrea (AQ)
Riserva statale del Lago di Campotosto, Campotosto (AQ)
Riserva statale della Valle del Orfento ed Altopiano della Maielletta, Barrea (AQ)

Natura e parchi in Abruzzo

Natura e parchi in Abruzzo

Natura e parchi in Abruzzo

Natura e parchi in Abruzzo

Natura e parchi in Abruzzo

Natura e parchi in Abruzzo

L'Abruzzo offre numerose occasioni per praticare le più svariate discipline sportive. Il territorio che in gran parte è formato da alte montagne, è particolarmente indicato per gli amanti di trekking, alpinismo e sci, mentre la costa offre i presupposti ideali per windsurf, canottaggio ed immersioni. Anche il ciclismo, l'equitazione ed il golf sono dei punti forti dello sport in questa regione.

Sci

In Abruzzo si trova la montagna più alta dell'Appennino, il Gran Sasso. Per questo motivo troviamo un gran numero di località sciistiche ben attrezzate e con una struttura alberghiera di ottimo livello.

Passo di Lanciano-Majella (CH).
Come si arriva: autostrada A25 Torano-Pescara, dopodiché sulla SS539 fino a Pretoro. Col treno: stazione di Chieti e autobus.
Piste: 1 difficile, 5 moderatamente difficili e 3 facili.

Campo Felice-Rocca di Cambio (AQ).
Come si arriva: autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo, uscita di Torminparte, dopodiché su strada adiacente (16 km). Col treno: stazione di L'Aquila.
Piste: 1 per esperti, 5 difficili, 8 moderatamente difficili, 6 facili, 1 per sci da fondo lunga 20 km.

Rivisondoli (AQ).
Come si arriva: autostrada A1 Milano-Napoli, uscita di Caianello, dopodiché dirigersi a Venafro-Castel di Sangro-Rivasondoli. Col treno: stazione di Rivasondoli-Pescocostanzo 1,5 km.
Piste: 4 difficili, 5 moderatamente difficili, 5 facili.

Roccaraso (AQ).
Come si arriva: autostrada A25 Sulmona-Pescara, uscita di Sulmona, dopodiché in direzione di Roccaraso. Col treno: stazione di Roccaraso.
Piste: 9 difficili, 46 moderatamente difficili, 5 facili, 3 piste da sci da fondo.

Ovindoli-Monte Magnola (AQ).
Come si arriva: autostrada A24 Roma-Pescara, uscita di Celano, dopodiché in direzione di Ovindoli. Col treno: stazione di Celano-Ovindoli, proseguire in autobus.
Piste: 4 difficili, 7 moderatamente difficili, 5 facili, 1 stadio da sci da fondo.

Campo Imperatore - Assergi (AQ).
Come si arriva: autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo, uscita di Assergi, dopodiché girare a destra e proseguire per 2 km sulla SS17 fino a Fonte Cerreto. Col treno: stazione di L'Aquila, proseguire in autobus.
Piste: 2 per esperti, 1 difficile, 2 moderatamente difficile, 2 piste da sci da fondo.

Alpinismo e sci (combinato).
L'Abruzzo è un territorio ideale per la combinazione tra alpinismo e sci. Si consiglia di rivolgersi ad una guida alpina oppure di partecipare ad un corso dell'associazione alpina italiana. Percorsi particolarmente interessanti offrono il Monte Gorzano, Monte Camicia, Monte Amaro, la Traversata Bassa e la Traversata Alta del Gran Sasso, il percorso della Tavola, del Val di Rose fino al rifugio di Forca Resuni e del Vallone Fondo di Majella.

Sci da fondo

Per questa disciplina l'Abruzzo offre moltissime piste che sono elencate anche nella guida per lo sci da fondo - disponibile presso l'Assessorato al Turismo, Viale Bovio, 425 - 65100 Pescara.
Dal passo Il Ceppo (1334 m.) una pista porta nel cuore della Foresta di Martese, la foresta più suggestiva dei Monti della Laga. La località è raggiungibile da Teramo (36 km.) oppure dalla Valle Castellana (17 km.).
Nel cuore di Campo Imperatore si trovano le piste da fondo di Santo Stefano di Sessanio, 13 km. dal centro della località, nelle vicinanze del Lago di Racollo, ad un altezza di 1573 m. Raggiungibili da L'Aquila attraverso la SS 17 e Barisciano (30 km.).

Le piste di Castel del Monte si trovano all'estremità orientale di Campo Imperatore, tra la pianura di Cretarola e la Fonte Pietrattina. La località è raggiungibile da L'Aquila attraverso Barischiano e Santo Stefano di Sessanio (44 km.) oppure dall'ingresso in autostrada di Bussi sulla A 25 ad Ofena (32 km.).

Le piste del Piano di Pezza sono raggiungibili in poco tempo da Rocca di Mezzo, si trovano sull'altopiano nel cuore del Parco Regionale Sirente-Velino e conducono alle belle foreste di faggi della Valle di Cerchiata. Rocca di Mezzo sull'altopiano delle Rocche si raggiunge da L'Aquila (29 km.) oppure da Ovindoli (9 km.).

Le piste più interessanti del Parco Nazionale dell'Abruzzo si trovano sul meraviglioso altopiano di Macchiarvana tra Opi ed il passo Forca d'Acero. L'ingresso alle piste si trova 1 km. prima di Forca d'Acero e lo si raggiunge da Opi e dalla SS 83 (8 km.), oppure da Sora (31 km.).

Due piste si trovano sull'altopiano del Passo Godi (1560 m.), al confine con il Parco Nazionale dell'Abruzzo, a 14 km. dal centro cittadino. Il passo è raggiungibile da Villetta Barrea e dalla Valle del Sangro.

Leggermente a Nord di Pescocostanzo si trova una meravigliosa pista da fondo tra i faggi secolari del Bosco di Sant'Antonio e della valle che lo divide dal Monte Rotella. L'accesso alla pista è possibile sia da Pescocostanzo (8 km.) che da Cansano (12 km.).

Per lo sci da fondo non sono adatte soltanto le piste costruite sui monti abruzzesi. Tutti i massicci montuosi della regione, i boschi e gli altopiani offrono avventure meravigliose e senza problemi per sciatori che conoscono le tecniche avanzate del loro sport. Molto belli sono i percorsi del Piano del Voltigna (da 10 a 14 km.), della Valle d'Arano (8 km.), del Val Fondillo (7 km.), della Valle Chiarano (20 km.), quello da Macchiarvana a Pecasseroli (9 km.), da Pescasseroli a Terraegna (12 km.), dal Passo Godi al Ferroio di Scanno (13 km.), da Decontra a Piana Grande (15 km.), il circuito dell'Anello dei Tre Laghetti (16 km.), Giro del Puzzillo (15 km.) e Fosso Fioio (14 km.).

Canottaggio

L'intera costa è a disposizione degli amanti di questo sport. Per chi preferisce i laghi può scegliere tra i laghi di Scanno, Barrea e Campotosto. Tra i fiumi sono particolarmente adatti: Aterno, Tirino, Pescara e Sangro.

Ciclismo

Dislivelli, panorami e le strade poco trafficate fanno dell'Abruzzo il territorio ideale per questo sport. Le salite di Campo Imperatore e della Majella offrono a ciclisti preparati simili emozioni come nelle Dolomiti.

Mountainbike

Le strade non asfaltate e gli scabrosi sentieri che attraversano salite e colline abruzzesi, offrono agli appassionati del mountainbiking incantevoli percorsi. In estate i percorsi in montagna sono particolarmente suggestivi, soprattutto quelle del parco nazionale dell'Abruzzo, del Sirente-Velino e dell'altopiano di Campo Imperatore. Nelle altre stagioni i paesaggi collinari rappresentano l'ambiente più adatto per percorsi meravigliosi.

Equitazione

Sugli altopiani e nelle foreste, che rappresentano il cuore dell'Abruzzo, i cavalli sono di casa da millenni. Gli appassionati di questo sport possono scegliere tra numerosi maneggi (soprattutto sui Monti Carseolani e Simbruni, al confine con Campo Imperatore e sull'altopiano delle Rocche), che organizzano gite a cavallo di alcune ore oppure di diversi giorni.

Trekking e alpinismo

Ottime sono anche le occasioni per gli amanti di questi sport. Una rete di sentieri muniti di indicazioni permettono di scoprire tutte le montagne della regione; si può contare anche su rifugi attrezzati. Le classiche possibilità per arrampicarsi offrono le pareti rocciose del Corno Piccolo, Corno Grande, Pizzo d'Intermesoli e Monte Camicia. Percorsi interessanti si trovano anche su Sirente, Serra di Celano e sui monti della Majella. In inverno tutti i massicci più alti offrono percorsi con piccozza e ramponi, mentre nelle grandi valli dei Monti della Laga si possono scoprire le scintillanti cascate ghiacciate. Corsi ed escursioni vengono offerti da guide alpine e dai gruppi locali del Club Alpino Italiano. Sulle pareti rocciose anche il Free-Climbing sta diventando sempre più popolare. Le pareti più amate per questo sport sono quelle di Roccamorice, Pennaoiedimonte, Pietrasecca, Petrella Liri, Pizzoferrato, Pietracamela, San Vito e Monticchio.

Golf

Tra i campi da golf regionali segnaliamo agli amanti di questo sport:

Pescara Golf&Country Club.
Contrada Cerreto - Miglianico (CH).

Circolo del Golf d'Abruzzo.
Località Brecciarola - Via Trieste (CH).

Golf Club S. Lorenzo - Hotel La Corte.
San Lorenzo d'Arciano (AQ).

Vela

Pescara (porto turistico), a Giulianova (Circolo nautico) - Via Migliori , a Roseto (Circolo nautico) C. Vallonchini, a Ortona (porto)ed a Punta Penna (Vasto).

Sport in Abruzzo

Sport in Abruzzo

Sport in Abruzzo

Sport in Abruzzo

Sport in Abruzzo

Sport in Abruzzo

Fonti termali

Terme di Canistro - Via del Gottardo, 1 - 67050 Canistro (AQ).
Apertura: maggio-settembre.
Acque: bassa quantità di minerali.
Applicazioni: acqua da bere, idromassaggi, lavande vaginali.

Terme di Caramanico - Via Torre Alta, 1 - 65023 Caramanico Terme (PE).
Apertura: aprile-novembre.
Acque: la fonte "La Salute" contiene bromo e iodio, temperatura 10,4 °C con alto contenuto di solfato idrogeno, minerali, zolfo, bicarbonati e solfati.
Applicazioni: aerosol, bagni minerali, docce minerali, sciacqui nasali, fanghi, inalazioni, insufflazioni auricolari, lavande vaginali, massaggi, ventilazioni polmonari.

Terme di Popoli - Località De Contra - 65026 Popoli (PE).
Apertura: tutto l'anno.
Acque: bassa quantità di minerali.
Applicazioni: aerosol, sciacqui nasali, inalazioni insufflazioni, massaggi.

Terme di Raiano - Strada Statale, 5 - 67027 Raiano (AQ).
Apertura: tutto l'anno.
Acque: contenenti zolfo.
Applicazioni: fanghi, massaggi, bagni.

Laghi

Anche i laghi sono un'importante attrazione turistica. Normalmente sono stati creati artificialmente tramite dighe; essi attraggono gli amanti della natura, pescatori e numerose famiglie. Il lago più grande è il lago artificiale di Campotosto che copre una superficie di 100 ettari e con una profondità di 70 metri, con il maggiore accumulo di acqua si arriva a 1325 metri. Il lago è attraversato da due ponti (dai quali solo uno transitabile). Il lago è raggiungibile attraverso una strada che percorre la riva. Nel Comando Forestale di Campotosto si trova il centro visite. Il lago di Scanno, particolarmente pescoso, ricopre una superficie di quasi 1 kmq. e viene alimentato dal fiume Tasso. La sua circonferenza è di 5,6 km. Molto belli sono anche i laghi di Penne, Passaneta, Filetto, Assergi, Popoli, Serranella ed altri ancora.

Terme e laghi in Abruzzo

Terme e laghi in Abruzzo

Terme e laghi in Abruzzo

Terme e laghi in Abruzzo

Terme e laghi in Abruzzo

Terme e laghi in Abruzzo

I vini della regione Abruzzo, che è composta per un terzo da una fascia collinare lungo la costa, possiede un'ottima fama per quanto riguarda la coltivazione dell'uva, che si concentra soprattutto nella provincia di Chieti. Predominante è la qualità di vite Montepulciano con uve rosse, seguita dalla Sangiovese, anch'essa con uve rosse; tra le viti bianche (un quarto della produzione totale) c'è il Trebbiano d'Abruzzo. I vini abruzzesi con il sigillo di qualità DOC sono tre: Montepulciano d'Abruzzo, prodotto come vino rosso e vino rosso chiaro, Trebbiano d'Abruzzo e Controguerra, prodotto come vino rosso e bianco. A questi si aggiungono altri nove vini con l'indicazione della zona di coltivazione: Terre di Chieti, Colline Teatine, Colline Frentane, Colli del Sangro, Del Vastese (chiamato anche Histonium), Colli Pescaresi, Alto Tirino, Valle Peligna, Colline Aprutine.

Tra i liquori spiccano: Aurum (Pescara), un distillato di vini pregiati, che deve il suo nome a D'Annunzio; Anicina (Lanciano, CH); Centerba (Tocco di Casauria, PE) e Corfinio di Chieti, un liquore alle erbe, al quale si aggiungono i liquori Genzianella, Nocino e Ratafià, fatto di amarasche.

Vini bianchi

Controguerra - anche spumante - 11 Vol. %
Chardonnay - 11 Vol. %
Malvasia - 11 Vol. %
Moscato Amabile - 10,5 Vol. %
Passerina - 11 Vol. %
Riesling - 11 Vol. %
Trebbiano d'Abruzzo - 11 Vol. %

Vini rossi

Controguerra Cabernet - 14 Vol %
Ciliegiolo - 11,5 Vol. %
Merlot - 12 Vol. %
Pinot Nero - 11,5 Vol. %
Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo - 11,5 Vol. %
Reserve - 12 Vol. %

Vini da dessert

Controguerra - Vino bianco liquoroso - 14 Vol. %

Vini Abruzzo Enologia

Vini Abruzzo Enologia

Vini Abruzzo Enologia

Vini Abruzzo Enologia

Vini Abruzzo Enologia

Vini Abruzzo Enologia