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Gioiello dell'arte abruzzese, Atri conserva ancora intatto il suo aspetto antico, nascondendo delle testimonianze di notevole pregio. Eretta su una precedente chiesa del IX secolo, la Cattedrale, consacrata a Santa Maria Assunta nel 1223, conserva ancora testimonianze delle fasi della primitiva edificazione, sorta su una cisterna romana. Confinante con la cattedrale è la chiesa di Santa Reparata (1741) che conserva un baldacchino ligneo di notevole pregio. Su corso Adriano si trova la chiesa di Sant'Agostino (XIV secolo), con un bel portale in forme gotico-rinascimentali, opera di Matteo da Napoli; singolare è una lumaca, scolpita dallo stesso Matteo, a ricordo della sua proverbiale lentezza. Tra gli edifici civili merita particolare attenzione il Palazzo Acquaviva edificato nel 300 con un cortile e loggiato di ispirazione romanico-gotica. Anche le mura urbiche conservano dei tratti a vista nella zona di Porta San Domenico sulla quale è lo stemma degli Acquaviva. Il paesaggio che circonda Atri è tra i più singolari e suggestivi d'Abruzzo. Dalle spiagge ampie e sabbiose spalleggiate da lussureggianti pinete, si passa alla campagna e ai dolci profili di tondeggianti colline rigogliose di oliveti, frutteti e vigneti noti fin dai tempi di Annibale. Di particolare interesse poi è il fenomeno geologico dei Calanchi che intorno ad Atri riveste particolare rilevanza, offrendo al visitatore spettacolari esempi dell'azione erosiva degli agenti atmosferici; è anche possibile, all'interno della riserva naturale dei calanchi di Atri effettuare delle escursioni guidate che, tra paesaggi danteschi ed improvvisi squarci di natura selvaggia, consentono di prendere contatto con l'interessantissimo mondo floreale e faunistico che in questi territori trova il suo habitat naturale.

Atri

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