Putignano è un comune di circa 20.000 abitanti della provincia di Bari. La città è situata a 40 km dal capoluogo di provincia ed è locata del comprensorio dei Trulli e delle Grotte, a 19 km dal mare. Sul territorio sono presenti numerosi fenomeni carsici (grotte, doline, gravi e inghiottitoi) ai quali è anche collegato un notevole sistema idrografico sotterraneo. Putignano viene chiamata la "città dei tre colli" perchè è stata costruita, appunto, su tre colli. L'origine del paese è antichissima; i primi ritrovamenti risalgono al 2000 a.c. e sono legati ai Peuceti, che erano tra i primi abitanti della Puglia. Il borgo antico è ricco di palazzi signorili ed antichi conventi. Nella piazza principale, Piazza Plebiscito, si trovano la Chiesa Madre, dedicata a San Paolo (la costruzione risale al XII° secolo ed era in origine di stile romano-gotica; dal '700 è stata rimaneggiata in stile barocco), Palazzo del Balì (sede nel medioevo dei Cavalieri di Malta) e il Sedile con orologio e stemma della città sulla facciata. Sempre nel borgo antico è possibile visitare la chiesa Santa Maria La Greca, il monastero e la chiesa di Santa Chiara nonché alcuni altri esempi di architettura religiosa minore come le chiesette di Santo Stefano, Santa Maria di Costantinopoli, San Lorenzo, La Maddalena. Al di fuori del centro storico si trovano la Chiesa e il convento dei Carmelitani, oggi sede del Municipio. Interessante è anche la "Grotta del Trullo" che rappresenta un raro esempio di grotta con volte a campana anzichè piatte. Vi si accede da un complesso di trulli attorniato da un parco attrezzato. Il Carnevale di Putignano è il più lungo nonché il più antico d'Europa. Dal 2006 ha luogo anche una edizione estiva. La maschera caratteristica della manifestazione è chiamata Farinella e deve il suo nome all'omonima pietanza putignanese. I festeggiamenti iniziano il 26 dicembre con la cerimonia dello scambio del cero, cerimonia in cui la gente dona un cero alla chiesa, per chiedere perdono dei peccati che si commetteranno durante il Carnevale, per continuare la sera con le Propaggini. La festa delle Propaggini consiste nella recita di versetti in rima nel dialetto putignanese che prendono in giro i potenti del paese e vertono sugli argomenti più sentiti dell'anno trascorso. L'esposizione viene cantata da gruppi con abiti da contadino ed arnesi da lavoro in ricordo dell'evento storico. Poi, a partire dal 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, comincia un susseguirsi di appuntamenti, tutti di giovedì, in cui si ironizza su determinati strati sociali: in ordine, il giovedì dei monsignori, dei preti, delle monache, dei vedovi, degli scapoli, delle donne sposate e dei cornuti. Il carnevale si conclude il martedì grasso, con una sfilata serale e il funerale del Carnevale, rappresentato come un maiale di cartapesta, che viene bruciato sulla piazza principale.